siete mai stati vicino al suicidio?

Rispondeno al thread starter...

...si, in un futuro non troppo remoto temo che dovrò valutare anche questa scelta.
e dover gettare una vita così? .....no MAI ....:rulez
Non metterei mai fine alla mia vita, per nessuna ragione al mondo, è troppo preziosa e bella.
Io avrei qualche dubbio
Sono molto vicino a farlo, come sai.
Io ho una domanda che ancora non ha trovato risposta, anche se ho chiesto a molti.
Perchè una persona che:
- è di intelligenza media o meglio
- è di aspetto medio o meglio
- vive nella parte "abbiente" del mondo e oltre alle necessità può permettersi degli svaghi
- ha un lavoro che lo soddisfa
- ha una donna con cui sta bene
- ha buoni amici
- non ha problemi di debiti o simili
- adolescenza normale, tutto a posto in famiglia
dovrebbe voler smettere di vivere?

Molti mi hanno risposto "noia di vivere, gente che ha già provato e arrivata ad essere stufa dei piaceri a loro accessibili e non sanno piu cosa fare".
E' quello che penso anch'io se dovessi rispondere a bruciapelo, ma a pensarci un attimo non ha nemmeno minimamente il peso che può giustificare una risoluzione simile.

Forse non riuscivano a trovare un senso a se stessi nella società com'è oggi, o un senso alla società o alla vita stesse?
Nemmeno questa mi sembra rispondere pienamente alla domanda.

Sono senza idee sinceramente.
Forse si sta sul cazzo da solo. Sopportarsi può essere il compito più difficoltoso di tutta una vita.


E' che poni male la domanda. Alla fine quello che ti stai chiedendo è "come fa un uomo soddisfatto ad essere insoddisfatto".

Tu lo definisci soddisfatto nelle premesse è chiaro che poi non ti torni nelle conclusioni.

Comunque buono a volte non è abbastanza. E quando lo è si è consapevoli che non è per sempre.
O forse come diceva Iroel prima gli è solo capitata una depressione, "invisibile" per gli altri, che è una malattia vera e propria e quindi gli manca la salute.

Altrimenti, come ho detto io prima, può essere una malattia esistenziale, se uno ha sensibilità verso tale aspetto della vita; la cultura attuale è nefasta a tal riguardo se uno non conosce i mezzi giusti per orientarsi, ha l'impressione di non avere via d'uscita.


Perchè è malato e non sopporta più l'agonia.


Non dico che sia soddisfatto ma che comunque abbia standard di vita buoni e senza problemi rilevanti.
Da una base simile puoi creare praticamente tutto quello che vuoi, non capisco perchè uno dovrebbe scegliere la fine.

Mi chiedo seriamente perchè gente che ha problemi grossi che minano seriamente la loro vita, anche nel quotidiano, va avanti... mentre ci sono persone che non hanno di questi problemi e tutto sommato vivono bene rispetto alla media, però decidono di morire.



Ecco questo è quello che dicevo nell'ultimo paragrafo, un'insoddisfazione verso la società e lo stile di vita occidentale forse... ma anche qui, non potrebbe uno semplicemente espatriare?
Io se dovessi essere stufo di vivere qui tornerei in Gran Cayman o magari in America, perchè non in Russia anche?

Boh, arrendersi a un modello di società senza avere nemmeno provato a vedere gli altri modelli mi fa tristezza.

Sono propenso a credere che queste persone ritengano la vita dell'essere umano in genere come un grosso problema che si ripete quotidianamente e quindi valutano la morte come una "soluzione" a questo problema.

Magari dico cazzate eh, prendete con le pinze


Tutto è relativo, dipende dal punto di vista...

Certo che molti di sti depressi wannabe suicidi a fargli fare 2 mesi di vita come un rumeno povero o come un carcerato in america e poi a rimetterli nella loro vita di prima la rivaluterebbero subito
non credo.
Dipende dal perché erano aspiranti suicidi. Se era per paura di vivere funziona.
Vicini vicini no, nel senso che non ci ho mai provato, ma ci ho pensato un sacco di volte. Depressione nera, anni buttati nel cesso, nessun motivo per alzarsi dal letto la mattina. Fortuna che è finita.


Dipende dal valore che dai alle cose. Se hai le possibilità di fare qualcosa ma a questo qualcosa non dai valore o lo vivi male, il discorso cade. Inoltre vivere è più complicato di sopravvivere o essere bene inseriti nella società o in una routine piacevole, anche qui è una questione di significato. Non ci sono parametri esteriori per dire se una persona sia felice della sua vita...



Uno volendo potrebbe risponderti (senza tutti i torti) che altri modelli di società, oggi come oggi, de facto non esistono (se escludiamo le società tribali nelle foreste) o differiscono negli sviluppi ma non nelle basi delle società occidentali moderne.
Più che provare altri modelli io a questa persona risponderei, ancora una volta, di pensare al significato che dà alle cose e alla sua vita...si può ritagliare una nicchia soddisfacente e trovare una vita armoniosa anche in una società che non si condivide.


Premessa: quello che scrivo non è niente di nuovo. Quindi potete saltarlo a pié pari.

E' lo stesso motivo per cui spesso chi ha delle gravi disabilità non sogna che lavorare in quanto equipara il lavoro con la dignità di una vita normale e chi ha un lavoro sogna, a volte, di poter avere una pensione di invalidità.

Quando non hai, quando sei in fondo sotto la merda, puoi sognare che arrivando in cima risolverai tutto. Che quando arriverai sopra sarai felice e chiunque ti dica il contrario è o invidioso di ciò che non può avere o viziato perché lo da' per scontato.

Se vuoi trovare quelli che comprendono l'assurdità di una competizione non li trovi tra gli ultimi ma tra i primi.
Perché quelli in fondo pensano che ad arrivare in cima tutto cambi. Mentre chi è tra i primi dieci sa che non c'è molta differenza tra il decimo e il nonoposto, così come non cambia niente tra il nono e il primo.

Tu dici "ma possono fare quello che vogliono" e dai per scontato che si debba volere qualcosa per forza. Ma forse non vogliono niente, forse hanno già tutto e quello che non hanno è irrilevante.
Se un milione di dollari non ti ha risolto la vita non sarà un altro milione a risolvertela e nemmeno altri cento milioni.

Non sempre si riesce a desiderare, non sempre si riesce ad amare e non sempre si riesce a giore. A volte si tiene su l'apparenza di una vita decente, tramite contatti umani e relazioni ed un lavoro decente, nella speranza che un giorno appaia qualcosa che si possa desiderare. Ma questa speranza con il passare avanti degli anni diventa sempre più flebile e pure odiosa quando si incontra con la stanchezza o con la vecchiaia.

Perché prima o poi si inizia a invecchiare. E allora la ragazza che amavi inizia ad invecchiare, ingrassare e magari sono anni che non ci scopi. Probabilmente sono anni che non scopi e ti ritrovi a guardare con invidia alle ragazzine dal culo sodo che passeggiano. Per poi, forse per alcuni, ricordarsi che si è vecchi, che ormai la pancia copre l'uccello, che non si ha più il fiato di una volta e che anche quando si scopavano 20enni non era la fine del mondo.

E gli amici con cui si passava serate a ridere spariscono. Chi si trasferisce. Chi non ha più voglia di fare le ore piccole. Sono troppo occupati tra lavoro e figli e anche quando li incontri per una cena non parlano d'altro che di lavoro e figli. Ed anche l'amico che ne sapeva a pacchi, che era curioso, che voleva sapere tutto, che aveva l'aneddoto pronto non fa che raccontare le stesse storie da ventanni di quando eravate ragazzini e sono anni che non legge un libro perché dopo 8 ore di lavoro torna a casa e non ha l'energia per fare niente.

Ed il lavoro che ti dava soddisfazioni forse è affossato nella routine, forse le promesse di carriera, benessere, e successo sono svanite negli anni. Forse perché le hai lasciate scappare per debolezza tua e forse perché hai fatto società con degli imbecilli. E forse ti ritrovi incapace di uscire dal tuo lavoro, per quanto lo odi, anche se ormai sei vecchio e stanco perché quegli incompetenti che ti governano hanno eliminato qualsiasi possibilità di andare in pensione. E da lì inizia a pensare a quanto la tua vita in realtà non sia solo in amno tua ma sia decisa e controllata da quelli che consideri degli idioti.

E cosa ti resta alla fine? I figli. Ma come si fa ad essere certi di amare i propri figli quando spesso non si è riusciti ad amare le persone che si sono scelte durante la vita. E i figli capitano, deludono. A volte non ci riesci nemmeno più a parlare da quanto siete persone diverse. Ed anche foste persone diverse, quando la tua vita è così cosa gli insegni? Cosa gli dici di sperare in futuro? Ricicli qualche frasetta da bacio perugina, gli dici che un giorno le cose saranno ok, che di ragazze ce ne sono tante e di non preoccuparsi perché sono ragazzi intelligenti. Ma se hai un po' di cervello sai che se questo è quello che succede quando a qualcuno è andata bene loro hanno più probabilità di vivere peggio di quanto tu abbia vissuto fino ad adesso.

E dopo tutto questo immagina che ti capita pure un tumore, una malattia dolorosa, che ti farà soffrire per sopravviverla se la sopravvivi. Perché forse soffri solo per morire, soffri per mesi per poi finire riempito di morfina per poter sopportare quei dolori che sono diventati sempre più atroci. Mesi passati a temere la morte e a vedere quanto la tua situazione faccia penare le persone che sono intorno a te. Persone che non solo hanno paura che tu scompaia ma che non riescono a trattarti normalmente.
E per cosa lo devi sopravvivere? Per arrivare ad 80 anni, incontinente e senile e al massimo avere la gioia di vedere il proprio nipote adolescente. La gioia di vedere un essere umano nel pieno della sa vita senza il dovere di vedere anche la miseria che segue quell'età.

A me sinceramente non sorprende che qualcuno si suicidi in un qualunque di questi momenti.
si ci ho pensato un sacco

la mia natura è incompatibile con quella di questa società

sono io sbagliato o la società? me lo chiedo spesso ma probabilmente entrambe le cose

ora non ci penso più,anzi se potessi avere l'eterna giovinezza ci metterei la firma
Non mi stupirebbe neanche se qualcuno decidesse di suicidarsi dopo aver letto il tuo post.

Io ci ho pensato.

edit: riferito al post di iroel
la gente non sa dare un senso alla vita ecco perchè la vomita e se la toglie....soldi donne tutto quello che vuoi non riempiranno MAI i vuoti interiori causati da una necessità soprannaturale dell io...quando ero piccolo guardavo le stelle e sentivo che quello che mi circondava era solo una piccola parte di un grandissimo mosaico e per precisare non me ne fotteva una minchia della messa domenicale,la mia conversione è avvenuta molto dopo....questa spinta o desiderio è sempre stato presente nell uomo poi gli scienziaDe di agorà cercheranno di spiegarmelo citando chissà quale teoria psicologica di autoconservazione dell uomo,perchè l uomo deve sognare e crearsi un dio suo se no non vive bla bla....l uomo ha solo bisogno di Dio solo che per comprende una piccola parte di lui dovrebbe disfarsi di tutto il caos che ci circonda oggigiorno,tv distrazioni internet e dedicarsi totalmente alla sua ricerca...come sono dolci le cose del mondo,come ci appaiono belle e scintillanti,ma quanto ci lasciano insoddisfatti e amareggiati?
quanto difficile invece meditare la grandezza di Dio,non è facile,vuole tutto il nostro io,ma è più facile andare all apertura dell eppol store e flirtare con la barista troietta di turno dagli occhi dolci...