siete mai stati vicino al suicidio?



Sicuramente era uno di questi.

Cosa ti è successo tee
Sì, quella frase era un po' spalata, nel senso che si riferisce ad alcuni casi particolari e non alla totalità.

Comunque ste asdatine di superiorità mi danno un po' fastidio, e sinceramente mi sembrano fuori luogo. Ma infondo chissenefrega.
No sei tu totalmente fuori contesto
Kalidor se fai un post senza asdare non succede niente eh

Lo so


Questo è un ragionamento errato. Gli psicofarmaci vengono utilizzati per curare una vasta gamma di patologie spesso.

Per esempio anti-epilettici sono usati come stabilizzatori dell'umore e gli stimolanti sono usati sia per la depressione che per il deficit di attenzione.

E' vero che la depressione a volte e caratterizzata da uno stato quasi catatonico, cioè di mancanza di risposta a stimoli esterni, ma non è sempre così e soprattutto quando uno ne esce non vuol dire che non è più depresso.

Questo tu lo riconosci infatti dici che poi si può passare, ma non sempre è necessario, ad utilizzare psicoterapie. Ma una volta che si è nel campo delle psicoterapie allora subentra la necessità della volontà del paziente di uscirne.

Le psicoterapie diventano, in un certo senso necessarie, quando una volta che i farmici fanno effetto la volontà in un certo senso è carente.
Ma nel caso che questa volontà sia totalmente carente si può fare poco.

Come ho detto tante volte spesso succede che dopo che i farmici funzionano il paziente decide di usare le nuove energie per suicidarsi.
E non è che puoi fare molto.
Molto spesso fingono, pianificano, mettono una facciata di normalità, ti dicono quello che sanno che vuoi sentirti dire (e che il medico vuole sentirsi dire) mentre nel frattempo si preperano e aspettano il giorno in cui non c'è nessuno in casa per impiccarsi nel garage.

Quando la situazione è questa c'è poco da fare e poco da sentirsi in colpa.
Io lo direi più semplicemente.

Parlavamo di tendenze o desideri suicidi, iroel ha detto queste implicano ci siano problemi profondi e stratificati. Ora, se la depressione è tale da portare il soggetto ad uno stato simile a quello catatonico, una volta risolto quell'aspetto nulla toglie che il soggetto comunque non sia ancora depresso o con desideri suicidi.

Ho insistito su questo punto perché la volontà di guarire, unita all'accettazione della propria malattia (entrambi entro un certo limite da portare la persona a dire di sì, quasi sicuramente ci saranno resistenze dopo, di varia entità) è fondamentale. Spesso si pensa che basti "mandare in cura" una persona perché guarisca, come era successo qui su addio in un altro thread. Così non guarisce, semplicemente è tenuta sotto controllo (in diverse forme).

Quindi tee poteva dire "non è esatto perché ci sono casi in cui un depresso è in uno stato catatonico, e quando esprime una volontà di guarire rispetto al problema è aver già fatto nove decimi di strada". Così è giusto ma sorgono eccezioni ugualmente. Ma il principio di cui sopra comunque va evidenziato imho.


E una persona che invece non ha mai dato segni di depressione o di disturbi psichiatrici di altro genere (e mai intendo almeno dai 6 ai 24 anni) e si suicida?
Come è possibile interpretarla?

Escludo già varie ipotesi così non ti/vi faccio perdere tempo:


  • Non aveva debiti con nessuno
  • Nessuno compreso famiglia aveva mai riscontrato problemi. Adolescenza compresa.
  • Beveva forse un pò oltre l'ordinario, ma non da alcolista di sicuro
  • Droghe, si, ma un pò come tutti i NON tossicodipendenti
  • Problemi con ragazze o amici, NO
non sei nella testa delle persone, le cose che pensano o che fanno di nascosto non le puoi sapere.


Malessere esistenziale? E' la cosa più difficile di cui parlare con chi conosci, perché a meno che uno non sia sensibile ti dicono "ma non farti seghe mentali e goditi la vita va". Affrontando quell'aspetto, si può sviluppare una spiritualità.

Oppure è stato qualcos'altro che riguarda accadimenti che solo lui conosceva. O delusioni di qualche tipo.


Come dicevo prima i segni esterni di depressione non ci devono per forza essere. La maschera che si ha all'esterno è un meccanismo automatico che funziona indipendentemente da ciò che si ha dentro.
Poi soprattutto se una persona è di natura reticente alla comunicazione o è incapace di comunicare certi pensieri o esperienze per formazione o personalità non è possibile venirlo a sapere.

Inoltre la depressione a volte colpisce nei momenti di solitudine. Quando si torna a casa, quando ci si sveglia al mattino, quando si è soli a passeggiare. La mente è modulare, quando si è in socialità fa partire una certa programmazione per poi spegnersi e far ripartire i progetti di suicidio solo quando si è casa. Non vi è alcuna necessità di mischiare le due cose.
ot
un altro venerdi a combattermi dallo sforare le tre birre
3 da 66 e una piccola sono fiero di me ma vorrei completare l opera e perche ritorna cosi prepotentemente la voglia di farla finita perche se non ce un cazzo di problema perche se so che domani e un altro cazzo di giorno che esco e mi diverto e faccccio quello che fanno tutti
perche lo stronzo in moto si fa i 150 in rettilineo?
vuole provare l ebrezza o in fondo spera anche lui?
e come l ultimo achievement quello che fai alla fine quando li hai tutti per completare il tutto tanto sai che gli altri li hai gia avuti tutti e non rimane nientaltro
esatto ed è l ultimo che ti frega
Hai davvero completato tutti gli achievement? Dubito seriamente, forse solo i piu facili da raggiungere.
Volendo ce ne sono da quì all'eternità e oltre.

Eh ma devono essere fighi.
Non è un achievement mangiarsi i vetri e tagliarsi l'esofago.
Uilli ha l'achievement dei lul.
Per rispondere al thread starter:

sì, a breve.
Sinceramente? Mai

Il mio più grande problema è il non voler dar fastidio a chi mi sta vicino, suicidandomi (credo) provocherei troppa tristezza

E fottesega se "tanto sono morto.." perchè per me molte persone valgono più di me stesso