Una crisi cosmica

Estratto dall’articolo:

Currently, there are two “gold-standard” methods for figuring out the Hubble constant, a value that describes the expansion rate of the universe. The first involves poring over tiny fluctuations in the cosmic microwave background (CMB) — an ancient relic of the universe’s first light produced just 380,000 years after the Big Bang.
[…]
The second method uses pulsating stars called Cepheid variables. Cepheid stars are dying, and their outer layers of helium gas grow and shrink as they absorb and release the star’s radiation, making them periodically flicker like distant signal lamps.
[…]
But this is where the mystery begins. According to Cepheid variable measurements taken by Riess and his colleagues, the universe’s expansion rate is around 74 km/s/Mpc: an impossibly high value when compared to Planck’s measurements. Cosmology had been hurled into uncharted territory.
“We wouldn’t call it a tension or problem, but rather a crisis,” David Gross, a Nobel Prize-inning astronomer, said at a 2019 conference at the Kavli Institute for Theoretical Physics (KITP) in California.

Articolo:

Un video che spiega bene (timestamped)

Per chi non ce la fa con l’inglese nel 2024, in sostanza abbiamo due metodi per calcolare la velocita’ di espansione dell’universo. Per un certo periodo i numeri coincidevano ma hanno iniziato ad essere differenti da un po’ fino ad essere assolutamente diversi da parecchio. Di recente si e’ fatto una serie di test per controllare che i maggiori telescopi che usiamo non abbiano qualche errore e a quanto pare e’ tutto a posto.

Abbiamo solo pensato male come funziona l’espansione dell’universo :asd:

@Pjem che succede? Comincio a stampare i backup del forum per sicurezza?

1 Like

se non ricordo male la costante di hubble non diceva sostanzialmente che le galassie più sono lontane più si allontanano velocemente a prescindere da dove si trovano nell’universo?
I numeri nuovi cosa dicono? che si sta espandendo meno o più velocemente di quello che pensavamo?

ok nell’incipit dell’articolo “Depending on where we look, the universe is expanding at different rates.” :afraid:

La Costante di Hubble non è una costante sostanzialmente.

ci butto dentro anche:

1 Like

Quella e’ la legge di Hubble, ed e’ testata sperimentalmente a buoni livelli.
Il problema non e’ la legge di per se’, ma il fatto che questa velocita’ e’ regolata da una costante, detta appunto di Hubble.
Non c’e’ motivo per pensare che questa costante sia diversa a seconda di dove guardi o di quanto lontano (cioe’ quanto indietro nel tempo) guardi. In realta’ ci sono correzioni note per quando vai “indietro nel tempo”, ma e’ un dettaglio, la costante per come vediamo le cose adesso dovrebbe appunto essere un numero.

Pero’ le misure di questa che dovrebbe essere una costante sono in contraddizione.
Per come la vedo io (non ho guardato il video), che non sono un astrofisico, ci sono diverse opzioni

  1. la legge di Hubble va corretta. Effettivamente a me ha sempre puzzato un po’ che un fenomeno cosi’ complesso possa essere descritto con una semplice relazione lineare. La legge di Hubble e’ letteralmente velocita’ = costante *distanza
    Leggi semplici che spiegano cose complesse sono sempre belle, ma a volte sono un po’ una trappola

  2. le distanze che noi pensiamo di aver misurato sono sbagliate, per qualche motivo sistematico. Attualmente noi misuriamo la distanza di oggetti astrofisici in modi diversi a seconda dell’oggetto, di quanto e’ vicino, etc, in maniera molto complessa. E’ possibile che semplicemente non le stiamo derivando correttamente per qualche motivo

  3. alcune delle assunzioni della legge di Hubble potrebbero non essere corrette. Una di quelle di base e’ che l’universo e’ isotropo e uniforme, cioe’ il suo comportamento e le leggi fisiche sono uguali in tutte le direzioni e distanze. Questa e’ sicuramente l’ipotesi piu’ ingrifante, ma anche la meno probabile

Per altro in cosmologia mica c’e’ solo sto problema. Le ultime generazioni di osservatori su terra e spazio stanno mostrando una serie di problemi di cosmologia enormi. ll che e’ un bene eh, da un lato fa un po’ sorridere che si parli di “crisi” come se fosse una cosa negativa, noi ci facciamo i seghini quando le cose non funzionano.

8 Likes

No, e’ una costante

Beh si parla di crisi nel senso che va rivisto un bel concetto dato per scontato.
Credo che chiunque sia del settore o appassionato veda la cosa come una figata assoluta visto che si puo’ mettere in discussione robe date per assodate e quindi chissa’ quanti nuovi concetti possono saltar fuori dalle nuove teorie :madsaw:

Mi pare che proprio nell’articolo dica che i vari astrofisici son tutti cosi:

1 Like

Una precisazione, perche’ a volte c’e’ un po’ di confusione.
La costante di Hubble e’ tale solo ad un preciso momento, perche’ l’espansione e’ cambiata nel tempo. Infatti chiamarla costante e’ un po’ sbagliato, tipicamente quando si parla della costante e si cita un numero ci si riferisce al suo valore ora.

Pero’ questa e’ una correzione nota, e quando calcoli questo effetto ad una certa distanza puoi correggere facilmente. In realta’ gli astrofisici utilizzano il tempo cosmologico (o tempo comovente, dove le coordinate si spostano seguendo l’espansione dell’universo e rimangono solidali a queste) come definizione di tempo per “sincronizzare” tutte le osservazioni e correggere questi problemi.

In primo luogo grazie per la spiegazione nel complesso, detto questo devo dire di aver sempre trovato un poco strana la premessa di uniformità sistemica basandosi su un punto di osservazione unipolare.

Comunque la non-isotropia e non-uniformita’ dell’universo non e’ un taboo, ed e’ gia’ stata invocata varie volte per altri motivi. Ad esempio, potrebbe essere un’alternativa all’esistenza della materia oscura: se le costanti fondamentali cambiano in diversi punti dell’universo puoi spiegare i moti delle galassie che non seguono le leggi di gravitazione note senza avere bisogno della materia oscura. Le leggi sono giuste, ma per qualche motivo non noto l’universo non e’ uniforme (nel senso che appunto le costanti cambiano a seconda di dove ti trovi).

Non è anche la base sta roba su cui teorizzano la materia oscura e la spiegazione sul perché l’universo non ha un centro?

Anche perche’ quando scaldi la roba in forno al microonde il centro rimane freddo.

Qualche altra teoria che vogliamo infilarci? :sisi:

4 Likes

C’entra qualcosa che da qualche il giorno il forum takes qualche secondo in più a caricare? :asd:

devi usare l’asciugatrice :sisi:

la costante di crius non è una costante :sisi:

5 Likes

Siamo noi il centro dell’universo :metarulez:

1 Like

Mi sono sempre chiesto: l’Universo si espande ok, ma c’è (o potrebbe esserci) un “centro” rispetto al quale avviene questa espansione?
Scusate il post da ritardato ma me lo sono sempre chiesto :help:

Amedeo Balbi :rulez:

Parlo da profano ma io avevo capito (da un thread su reddit, forse il sub space boh :look:) che per misurare l’universo in realtà la misurazione della radiazione di fondo e quella diciamo “visiva” per punti di riferimento non portavano agli stessi risultati e se non sbaglio la comunità scientifica ad un certo punto aveva deciso di usare la luminosità delle supernove.
Quindi non ho capito se con queste nuove osservazioni di webb i risultati si avvicinano almeno ad uno dei tre metodi di misurazione o sono emersi risultati totalmente diversi oppure non c’entra una fava quello che sto dicendo :asd:

E’ un concetto un po’ recente, probabilmente non l’hai mai sentito prima.

The Big Bang

1 Like

L’esempio che fanno è che prendi un palloncino e lo gonfi, ogni punto, che sia dentro o fuori, si allontana dagli altri, quindi nessun centro.
Anche il big bang poi non è una roba che è avvenuta in un centro, ma è avvenuta in ogni punto dello spazio per quanto compresso fosse.
Potrei non aver capito un cazzo ma erano spiegazioni riportate in alcune delle decine di video di Balbi che ho visto :asd:

1 Like