Quando si suda freddo...



Mi ricordo, anni fà, una mattinata terrificante, che rimarrà impressa nella mia memoria per tutta la vita.
Da un paio di giorni stavamo imbiancando la casa, ed i lavori erano arrivati alla mia camera. La notte vado a letto con l'odore di vernice ovunque, e tutta la camera super incasinata.
Dormito malissimo.
Era inverno pieno, e la mattina mi alzo per andare a scuola, verso le sei e mezzo. Come ho detto era inverno pieno, sto a Viareggio, e dovevo andare a Lucca al liceo artistico che frequentavo.
Arrivo alla fermata del pulman, infreddolito come non mai e salgo sul pulman.
Inizio a non sentirmi bene, nausea mista a voglia di vomitare. Poggio la testa sullo schienale, respiro ad occhi chiusi e cerco di controllarmi.
Scendo dal pulman e faccio i 15 minuti di via San Paolino e via Fillungo che mi separano della scuola. Arrivo, sempre un pò nauseato, salgo le scale fino al terzo piano e faccio li corridoio.
Arrivo in fondo al corridoio, ed entro in classe.
In quei pochi passi comincio a temere per la mia salute. Fitte come aghi allo stomaco, improvvise contrazioni del retto, insomma arrivo al banchino e senza sedermi, m rigiro salutando tutti e me ne vado.
Tutti mi guardano così:
Scendo le scale e inizio a pregare intuendo ciò che sta per succedere.
Decido di non fermarmi nei bagni e vado spedito lungo le mura di Lucca.
Ad un certo punto senzo che qualcosa fa pressione sui muscoli rettali contratti, vedendo l'immagine di una diga con decine di tonnellate di acqua che fanno pressione su un piccolo forellino.
Erano circa le otto e mezzo di mattina, faceva un freddo cane ed era gennaio.
Sulle mura ci sono alcuni spiazi di prato con delle rovine. Vado dietro uno di questi, mi abbasso dietro ad un muretto sperando che nessuno mi veda, e mollo la più grande cagata che abbia mai fatto.
Merda allo stato liquido, una vera fontana di liquido marrone che esce a fiotti dal retto. Col freddo invernale vedo fumo che aleggia tra le gambe, arriva sotto al naso il miasma disgustoso mentre continua il getto di acqua marrone.
Dopo diverse decine di secondi passate così, in condizioni vergognose, soffrendo come un cane con la natiche al gelo, realizzo che ho un solo pacchetto di fazzoletti, già iniziati.
Panico.
Prendo i fazzoletto ed inizio ad usarli più volte ognuno. Ma la defecazione era stata talmente liquida che gli escrementi spalmati in mezzo alle natiche sembrano non finire mai. Come se non bastasse, sono arrivati dei residui pure sul fondo dei pantaloni.
Utilizzo fino all'ultimo lembo di fazzoletti rimasto libero, e sono costretto a rialzarmi.
Mi rivesto e vado verso piazzale Verdi, aprendere il pulman, visibilmente provato, che un leggero odore nausente che mi segue.
Sul pulman nessuno dice niente, io mi metto più lontano possibile da tutti.
Quando arrivo a casa passo due giorni da inferno, costretto a stare sdraiato. Ogni volta che tentavo di alzarmi, la forza di gravità faceva defluire il terribile liquido verso l'unica uscita disponibile, costringendomi a correre in bagno, lasciando come unico mio sengo di sopravvivenza, incredibili rumori di esplosione di gas seguiti da fiotti di liquido verdino.
A mia madre lascio il piacevole ricordo delle mattonelle schizzate alla Pollock.

Non ho mai vissuto momenti di panico come quando mi resi conto che stavo per scoppiare in un geyser di feci, situazioni similari a voi sono mai capitate?
Bè, ti andata bene dai.
a me è successo con il vomito. la descrizione del tuo attacco di diarrea mi ha commosso




a e ibtl


Cacchio anche col vomito non si scherza.
Racconta racconta...


troppo pulp, poi bannano anche me

edit: però forse il premio lo vince un amico mio che ha vomitato sul e nel tascapane militare ( che era in voga tra i ggiovani anni 90 ) della tipa che stava broccolando


Metti gli spoiler avvisando del contenuto.
Non puoi privarci di situazioni del genere!
grazie, stavo mangianto il gelato al triplo cioccolato della cart dor, fortunatamente non sono sono uno di quelli che butterebbe il gelato

cmq no così mai successo, però cose brutte successe ma non sto qui a raccontarle
agorò
appendicite scambiata per gastrite trasformatasi in simpatica peritonite (appendice a sinistra): trasformavo in liquido anche l'aria.
Oh ma sti giorni si parla solo di merda su agorà?
Ma non potevi farla a scuola?
ora posto poi leggo che sennò wipiamo


si e poi stava puzzoso di merda per 6 ore
ma...andare in bagno a scuola? no eh? -.-
ma vai in culo và... il racconto stava iniziando ad appassionarmi ma poi sono arrivato al punto "e mollo la più grande cagata che abbia mai fatto"



vabbè poi andava a casa....


Infatti. E poi in che condizioni avrei lasciato il bagno? E se mi vedeva qualcuno uscire dopo tutto quel bordello? E poi ho continuato con le esplosioni anche quando sono arrivato a casa. Terribile.
Mah, io tutte le mattine in uni vado in bagno a cagare
rofl sono cose che sarebbe bello sapere però

avresti raggiunto livelli di imbarazzo estremamente new per l'umanità andando a scuola



tipo mio fratello che va a cagare ormai da 2 anni SEMPRE 10 minuti prima di andare a fare l'allenamento al campo