[ciclioco] Trilogia della Fondazione

Grazie al Kindle e agli spostamenti ultimamente sto leggendo molto e ho preso in mano la trilogia della fondazione

per ora ho letto
Prima Fondazione
e
metà di Fondazione e Impero

ora, perchè diavolo è considerato un capolavoro della fantascienza?
il 90% la mia faccia è questa --->

Mi ricordo amici che me ne parlavano benissimo
ZOMG millenni di storia, una azione che si svolge per tutta la galassia, ZOMG implicazioni e spigoni....

ora, sicuramente finisco i primi 3 e leggo pure il 4 ma non sto trovando nulla di eccezionale, anzi mi sembra una saga mediocre

il confronto con Dune è imbarazzante
ma anche solo con Rama o le Odissee nello spazio.



Vorrei capire se sono io che no lo apprezzo o è oggettivamente un qualcosa di sopravvalutato.

grazie.
ban, please


no dai seriamente... non riesci a vedere la genialità della vision di asimov? sarà anche ovverated ma rimane un classico della fantascienza...
Sinceramente no, mi sembra fin troppo banale e semplicistico
la risoluzione della 4° Crisi Seldon mi ha fatto cadere le palle.
(non il come, il perché)

capisco che prende qua e là dalla storia della umanità per riportarla in quella della galassia
ma è tutto troppo lineare.

Mi piacerebbe capire a chi è piaciuta cosa è piaciuto.
E' qualcosa di sopravvalutato, ma piace a chi lo legge. Non troverai molto supporto oltre al mio.
Mio padre è un fan sfegatato di asimov e pure lui dice che il ciclo della fondazione è noiosissimo. Quindi io più di tanta voglia di leggerlo non l'ho mai avuta.

Però un po' ho buttato un occhio qua e la e l'idea che mi sono fatto è che il successo è dovuto principalmente al fatto che all'epoca ha tentato di svolgere, cioé quella di dimostrare che la fantascienza può essere alla pari con la Letteratura e ha tentato questo cercando di trattare i Grandi Temi.
Le cose sono andate male perché un po' asimov non è un granché un po' perché oltre i nerd nessuno se l'è cagato e un po' perché tra la volgarizzazione del gusto e il postmoderno la fantascienza ha acquistato la forza che ha proprio perché non è Letteratura (gli scrittori però i complessi di essere pennivendoli se li sono tenuti tutti ).
In Asimov trovi spunti interessanti se hai una certa cultura tu stesso.

La scienza che da modo di prevedere il futuro con una certezza matematica può creare sviluppi notevoli, non solo per questioni teoretiche legate al determinismo, ma anche sociali di inversione delle pratiche di scienza e religione, giusto per buttare lì un esempio.

Umberto Eco mi ha detto di scrivere che quanto ci sia di messo intenzionalmente da Asimov e quanto sia invece interpretazione dei lettori non ci è dato sapere.
Quando ho letto il topic mi visualizzava solo trilogia.
Ho pensato alla trilogia della città di k, oppure alla trilogia della frontiera.
Invece era Asimov
vi ricordo che e' stato pubblicato nel 1950... un personaggio come il mulo era impensabile sino a quel momento, ora ovvio che lo si considera quasi banale..

per ammirare asimov basta la seconda parte(su 3 ) di neanche gli dei

vorrei capire chi e' riuscito mai a creare-descrivere un mondo diverso dal nostro....
In effetti gli alieni di neanche gli dei sono gustosi.


Herbert?

In effetti negli anni '50 eravamo ancora all'età della pietra
Non credo che La trilogia della Fondazione sia ingenua per ragioni cronologiche, bensì banale perché concettualmente debole, e i concetti esistevano anche prima degli anni '50. Il problema è che tanto i temi quanto la prosa sono un po' scialbi (per non dire del modo nel quale è portata avanti la storia...). Sul fatto che il Mulo fosse impensabile all'epoca, avrei da ridire. Questo non significa che siano pessimi romanzi, no. Ma neanche questi gran capolavori. Roba come Solaris (1962) e La Nuvola Nera (1957), ad esempio, sono su tutt'altro livello.
Sinceramente il terzo e il quarto libro non mi hanno entusiasmato più di tanto, perciò in parte capisco come le aspettative del thread starter siano state disattese. Certo per me il vero punto di forza della Trilogia sono state alcune delle idee di fondo su cui si basa tutta la storia, più che i modi in cui Asimov ha deciso di sviluppare quelle idee.
Poi di Asimov ho apprezzato il fatto che abbia proiettato tantissimi aspetti e temi, presi da diverse epoche storiche, in futuro sul baratro di un Medioevo inevitabile e poi preda di un personaggio come il Mulo (che nella mia ignoranza mi ha ricordato molto Alessandro Magno, per certi aspetti).

Ma io problemi a leggere delle saghe in generale, perché il mio interesse finisce per scemare nel proseguo della lettura, passando da un libro all'altro. In questo caso poi si alternano molti protagonisti diversi e di certo non tutti hanno il carisma di Hardin, ad esempio. A me piacciono le storie che in qualche modo hanno una conclusione, anche se "aperta", e che non siano troppo lunghe. Perciò vorrei leggere altro di Asimov, come ad esempio "Neanche gli dei", di cui ho letto commenti molto positivi proprio qui sul forum.


certo, ma a favore della Fondazione...
Dune è bello, ma leeeeeeeeeeeeeeento.....



sei tu. è un CAPOLAVORO, che fa pensare e sognare

cmq la "trilogia" della Fondazione di fatto è un'opera che coinvolge molti più libri, da leggere in ordina di pubblicazione

Cronache della Galassia = Foundation (1951)
Il Crollo della Galassia Centrale = Foundation and Empire (1952)
L'Altra faccia della Spirale = Second Foundation (1953)
Abissi d'acciaio = The Caves of Steel (1954)
Il Sole Nudo = The Naked Sun (1957)

Paria dei cieli = Pebble in the Sky (1950)
Il Tiranno dei Mondi = The Stars, Like Dust (1951)
Le Correnti dello Spazio = The Currents of Space (1952)

L'Orlo della Fondazione = Foundation's Edge (1982)
I Robot dell'Alba = The Robots of Dawn (1983)
I Robot e l'Impero = Robots and Empire (1985)
Fondazione e Terra = Foundation and Earth (1986)
Preludio alla Fondazione = Prelude to Foundation (1988)


Pienamente d'accordo.
La trilogia l'ho letta da adolescente, sicuramente ci sono molte ingenuità, però non è un lavoro completamente da buttare, anzi, c'è del buon materiale di riflessione se si hanno le basi per cogliere alcuni spunti, come dice Duke. Personalmente l'ho trovata molto migliore di Tolkien (per rimanere nel campo letteratura di genere), che invece trovo verboso e insopportabile Asimov è molto più cosciente dei suoi limiti e meno sborone.
ma poi volgiamo mettere come descrive l ambiente lunare in "neanche gli dei" ?

ho letto planetes prima di questo romanzo ma asimov era veramente una spanna sopra considerando che la maggior parte delle particolarita' della vita sulla luna sono abbastanza coerenti con quella che puo' essere la realta'
descrizioni, ambientazione, caratterizzazione. Visti gli anni (ma non solo per quello) è assurdamente bello.



puoi espandere un po' quel "concettualmente debole"?
A me la trilogia piace particolarmente per due "macrotemi", cioè la previsione "scientifica" del futuro e i suoi limiti, e la doppia natura del sapere umano che viene rappresentata con le due fondazioni, e quindi il rapporto tra l'umanità e la conoscenza... in più possiamo aggiungere quella che io chiamo ripetizione storica, e poi l'impatto che le due fondazioni possono avere sull'umanità...
magari certi aspetti non sono nuovi, ma l'intreccio di queste cose a me pare un gioiello unico... io penso anzi che gli spunti che offre non siano ancora stati davvero affrontati
Non credo avrò tempo e serenità per riflettere e argomentare nei prossimi giorni. Buco, e rispondo fra un paio di settimane.


* in tutto, da regazzino mi regalarono un malloppo di libro con la trilogia in un unico da tomo da non so quante centinaia di pagine, al tempo mi piacque ma tante cose le ho colte solo in seguito